In questa fine di inverno che sembra non aver voglia di lasciarci, con la neve che diviene acqua – ancora pioggia, pioggia, pioggia – con un cielo grigio e notizie di maree nere che minacciano l’Italia, voglio ricordare una donna, un’artista.
Voglio ricordare il colore, la velocità, la leggerezza, la grazia di donne a cui nessuno chiede di essere tutte uguali, nascoste dal velo nero; donne che lavorano, studiano, camminano insieme o da sole per la strada, fuori.
Donne che non hanno paura, che non devono nascondersi perchè sanno quanto sia bello essere donne.
Donne libere: sono quelle che voglio veder passeggiare insieme o da sole, le donne che voglio incontrare nei bar, dovunque: le signorine di Maddalena Sisto, Mad.
Donne che possono scegliere come vestire, dove andare, cosa fare.
“Giornalista, architetto, viaggiatrice, illustratrice, osservatrice appassionata del suo tempo, Maddalena Sisto ha raccontato, con i suoi disegni, trent’anni di moda, design, costume e più specificamente un mondo femminile che cambiava pur rimanendo lo stesso…. L’indagine del femminile, la rappresentazione di stati d’animo universali, i vizi e le virtù contemporanee sono rappresentati in stanze tematiche all’interno degli spazi della galleria con la levità e l’ironia di Mad.”
I suoi soggetti sono sempre donne: le donne scialbe e tristi della sua infanzia, le ‘signorine’ libere, sensuali e affascinanti del mondo della moda, le donne lievemente nevrotiche degli anni Ottanta e Novanta, fino ad arrivare alle donne botaniche e zoologiche.
Ci rimangono circa 12.000 disegni e sono tanti, ma il suo mondo è più grande: è il mondo delle donne di ieri, di oggi, spero di domani.
Il mondo di Mad: un mondo ed uno stile creativo completamente originale, con cui ha catturato e ritratto non soltanto la moda e la società italiana, ma anche i desideri, le paure e le fantasie della donna contemporanea.