Fragile

sherazade2011

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Trovo pace e calma soltanto qui, allo studio, davanti al computer. Comincio a lavorare e non penso più a nulla. Ma a casa, e man mano che arriva la sera, è l’orrore puro. Smanio, penso alla morte, mia e di tutti, insomma, perdo il controllo, fino alla crisi di pianto che mi libera per qualche ora.
Cara, non sono frequentabile in questo momento. Non pensarmi più finché non ti scrivo per dirti che sono tornata in me. Mi ritenevo una donna equilibrata e di buon senso. Che delusione !”

E’una carissima amica che mi scrive dopo un silenzio relativamente breve che risale agli auguri di Natale.
Una amica molto cara (lontana anni luce dal blog) che non ha mai brillato per positività soprattutto se questa doveva applicarsi a lei.
Una donna problematica, ma una donna risoluta che ha fatto da pilastro a tutta la famiglia, senza figli.

Non sono…

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